Foto dei brownstone di New York a Harlem, Manhattan
Brownstone di New York a Harlem, Manhattan

A New York Habitat facciamo del nostro meglio per salvaguardare la qualità di ogni appartamento che e di ogni alloggio che offriamo ai nostri clienti. Inoltre facciamo del nostro meglio per assicurarci che tutto sia in norma e in conformità con le leggi e con le regolamentazioni interne di ogni condominio.

Foto di segnali stradali indicanti direzioni diverse
La legge sulle case vacanza è stata seguita da un'ondata di confusione.

Una recente decreto legge riguardante il mercato immobiliare di New York è la Legge 225 del 2010, meglio conosciuta come “Illegal Hotel Law” o “Vacation Rental Ban Law” – la legge sul divieto di case vacanza. Questa legge, entrata in vigore nel maggio 2011, mette un divieto ad alcune case vacanze in affitto. Purtroppo, questa legge ha suscitato un gran polverone causando non poca confusione. Al centro di tale bufera c’è la paura che la nuova legislazione cerchi di intralciare, se non addirittura impedire, la ‘sharing economy’ del mercato immobiliare. Dal momento che New York Habitat è a conoscenza dell’importanza di fare maggior chiarezza su questa vicenda, siamo felici di poter annunciare che la senatrice dello stato di New York Liz Krueger ha pubblicato nel suo sito internet un comunicato stampa il 13 dicembre 2013, dal titolo “Risposte ai newyorkesi allarmati o confusi per la Illegal Hotel Law. La senatrice Krueger parla apertamente dei fraintendimenti scaturiti dalla legge e spiega che la paura di una possibile minaccia alla sharing economy (la possibilità di affittare la propria abitazione a un altro inquilino) non ha fondamenti né nelle intenzioni né tanto meno nel contenuto della legge.

New York Habitat vuole dunque occuparsi di ogni singolo punto sollevato dalla senatrice Krueger riguardo alla sharing economy e informarvi su cosa New York Habitat sta facendo per assicurarsi che gli alloggi che offriamo siano interamente conforme alla legge. Inoltre, vorremmo fornire qualche consiglio generale per coloro i quali scelgono di affittare degli appartamenti senza tramite o tramite altre agenzie. I seguenti passaggi non saranno naturalmente necessari se l’affitto avviene tramite il nostro portale nyhabitat.com, dal momento che le ricerche per comprovare che tutto sia a norma di legge sono già state condotte da noi.

In conclusione, vi incitiamo a guardare l’articolo sul comunicato stampa della senatrice Krueger, il quale è accessibile interamente (in lingua inglese) dal sito dello Stato di New York.

• La senatrice Krueger nel suo comunicato stampa afferma che un alloggio viola la “Vacation Rental Ban Law” quando:

a) l’alloggio si trova in palazzo con locali a vocazione abitativa permanente;

b) il palazzo ha tre o più appartamenti e

c) l’unità abitativa è affittata per meno di 30 giorni.

Cosa fa New York Habitat: Per assicurarci che tutti gli alloggi del database di New York Habitat siano in conformità con la legge, abbiamo creato dei dipartimenti separati per alloggi destinati a soggiorno inferiori ai 30 giorni e alloggi per 30 giorni o più. Prima di inserire un alloggio nel nostro database, raccogliamo i documenti necessari e calcoliamo quanti locali possiede un palazzo e se essi siano unità abitative. Se il palazzo in questione ha tre o più unità abitative, viene offerta ai nostri clienti per soggiorni di 30 giorni o superiori.

Cosa potete fare: Domandate al proprietario se l’immobile che vorreste prendere in affitto si trova in un edificio residenziale con tre o più unità abitative. Se il proprietario risponde affermativamente, non è dunque una buona idea affittare l’appartamento per meno di 30 giorni. Se invece il proprietario afferma che il palazzo consista in unità mono o bifamigliare, il divieto sulle case vacanze non si applica all’affitto in questione.

La senatrice Krueger inoltre fa luce sulla diffusa preoccupazione seconda la quale la legge ostacolerebbe i locatari dall’avere coinquilini. La Krueger è chiara: la “Vacation Rental Ban Law” non pone restrizioni sulla condivisione dell’immobile finché l’appartamento è il domicilio principale del proprietario.

Foto di coinquilini che fanno colazione insieme nel loro appartamento in condivisione
Coinquilini che fanno colazione nel loro appartamento in condivisione

Cosa fa New York Habitat: New York Habitat chiede sempre conferma sulle intenzioni dei proprietari, ovvero se intendono dare in affitto una camera da letto extra e condividere l’appartamento con gli affittuari o se daranno in affitto l’appartamento mentre loro non saranno in casa. Abbiamo dipartimenti separati che si occupano di alloggi condivisi con i proprietari e alloggi esclusivamente per chi affitta. Se qualcuno desidera inserire nel nostro database un appartamento in un edificio con tre o più unità abitative, mettiamo l’appartamento in offerta solo per un soggiorno inferiore ai 30 giorni se l’appartamento in questione è la residenza principale del proprietario e se lui sarà presente in casa durante il soggiorno dei coinquilini.

Cosa potete fare: Quando prendete in affitto un immobile, assicuratevi sempre di chiarire con il proprietario se lui sarà presente nell’appartamento durante il vostro soggiorno. Se così sarà e se l’appartamento è la sua residenza principale, non starete violando la “Vacation Rental Ban Law”.

• Un altro punto su cui si è espressa la senatrice Krueger riguarda i contratti di locazione e i regolamenti di cooperative e condomini che impediscono ai residenti di affittare i loro appartamenti senza il permesso del proprietario, del consiglio di amministrazione o del capo condomino. Nei contratti di locazione o delle cooperative, queste violazioni si applicano solo al subaffitto di un intero appartamento. Condividere l’appartamento con qualcuno invece non richiede un permesso se il proprietario è un residente o un socio della cooperativa. Potrebbero comunque esserci delle restrizioni per quanto riguarda i regolamenti dei condomini.

Cosa fa New York Habitat: New York Habitat prende in esame le regolamentazioni dei proprietari che vogliono inserire nel nostro database i loro appartamenti in condomini. Da questi documenti ricaviamo le informazioni da quale possiamo determinare le eventuali restrizioni da applicare.

Cosa potete fare: Domandate al proprietario dell’immobile se è proprietario anche dell’intero edificio o se è socio della cooperativa o proprietario condomino. Se il proprietario in questione è proprietario anche dell’intero condominio, domandategli se il loro regolamento permetta di avere coinquilini. Chiedete informazioni scrivendo al proprietario.

• La senatrice Krueger fa luce in particolar modo su quei casi in cui una persona in affitto vuole affittare a sua volta l’immobile a prezzi più alti del dovuto. A questo motivo sono già stati multati.

Cosa fa New York Habitat: Quando lavoriamo con un affittuario di un immobile, New York Habitat non inserisce la stanza che desidera affittare se ha un prezzo non proporzionato al totale dell’affitto.

Cosa potete fare: Domandate al proprietario dell’appartamento che vorreste condividere se il proprietario è un affittuario stabilizzato/controllato o un locatario del mercato libero. Se il proprietario è un affittuario regolare o controllato, domandategli una conferma scritta che l’affitto che pagherete sarà proporzionato alla somma totale dell’affitto dell’appartamento che lui paga.

New York Habitat approva il lavoro svolto dalla senatrice Krueger intento a chiarire le leggi riguardanti gli appartamenti vacanza a breve termine a New York. Speriamo che le delucidazioni dei punti sollevati dalla senatrice Krueger con riguardo alla politica di New York Habitat siano stati utile per sciogliere i dubbi scaturiti dal polverone venutosi a creare per gli effetti (o mancanza di essi) sulla sharing economy.