Foto di un campo di lavanda in Provenza, Francia
Un soleggiato campo di lavanda in Provenza

Cos’è che rende qualcosa tipicamente “francese”? Il fatto che provenga semplicemente dalla Francia non è sufficiente. Per la maggior parte delle persone, ciò ha a che vedere con un’idea impossibile da esprimere a parole, l’essenza di un certo non so che capace di suggerire la perfezione dell’arte di vivere. Molti pellegrini alla ricerca di questa particolare essenza si ritrovano alle porte di Parigi, e rimangono impressionati dall’arte e dal fascino della Ville Lumière. Ma quando gli stessi parigini pensano al caldo e ai semplici piaceri del vivere alla francese, pensano inevitabilmente alla Provenza.

La Provenza è una regione del sud-est della Francia, delimitata dal Rodano, dal Mar Mediterraneo e dall’Italia. È stata la prima provincia romana d’oltralpe (da qui il nome), e da questa si è poi formata l’attuale regione della Linguadoca. Ha adottato per secoli una forma di autogoverno, esercitato dai Conti di Provenza con sede ad Aix-en-Provence, per poi congiungersi al resto della Francia nel 1481. Per questo motivo, presenta un’identità linguistica e culturale ben distinta, che la rende una mèta ambita sia per il turismo nazionale che per quello internazionale. Non sapete da dove cominciare? Scoprite la Top 10 dei villaggi provenzali.

Purtroppo si sa che ogni viaggio deve finire, prima o poi. Ma potete sempre portare via con voi un po’ di Provenza! Quei particolari oggetti o sapori che vi aiuteranno a rievocare il tiepido ricordo del sole, dell’aria, e la sensazione che i segreti della vita di un luogo siano stati in qualche modo svelati.

I Calisson

I Calisson sono dei dolcetti tipici della Provenza, composti da frutta candita e mandorle, e somigliano molto a dei biscotti di marzapane al gusto di melone. Della lunghezza di circa 5 centimetri, solitamente sono a forma di mandorla e vengono guarniti con un sottile strato di glassa reale. Le origini di questi dolcetti sono legate alla città di Aix-en-Provence, ed è qui che potrete trovare i migliori Calisson del mondo. Sebbene vadano tenuti a temperatura ambiente e si conservino molto bene, sono più buoni serviti freddi. Siete già in viaggio? Date un’occhiata a cos’altro potete fare ad Aix-en-Provence in meno di 48 ore.

L’olio d’oliva e le Herbes de Provence

Rosmarino, aglio, timo ed erbe aromatiche vengono messi in infusione nell’olio d’oliva Herbes de Provence
Ingredienti messi in infusione nell’olio d’oliva Herbes de Provence

Ogni chef sa che l’olio d’oliva è il re di tutti gli oli in fatto di salute, sapore e tecniche di cottura. Ma non accontentandosi di questo primato, gli artigiani in Provenza hanno cercato di raggiungere la perfezione nei loro oli. Questo ha portato alla nascita di “Herbes de Provence”, un olio d’oliva di ottima qualità, nel quale sono stati lasciati in infusione timo, lavanda ed altre erbe aromatiche. Tutti gli chef di fama mondiale vi si affidano quando devono cucinare pollo arrosto, agnello, patate, zuppa, stufato, carne alla griglia o formaggio di capra. Come lo preferiscono in Provenza? Come salsa in cui intingere un crostino di pane appena sfornato! Se volete saperne di più sui piatti tipici del Sud della Francia, cliccate qui.

Ma non compratene giusto una bottiglia da portare a casa! Una delle cose più belle del trovarsi in un posto nuovo è cucinare i piatti tipici con gli ingredienti locali. La maggior parte degli alberghi, purtroppo, non dà la possibilità agli ospiti di preparare da mangiare. Se vi fermerete qui per meno di un mese, prendete in considerazione l’idea di soggiornare in una delle nostre ville o appartamenti vacanza. Se invece resterete in Provenza per più tempo, date un’occhiata alle nostre ville e appartamenti ammobiliati.

Il sapone provenzale

Foto di saponette profumate del Savon de Marseille prodotto in Provenza
Saponette profumate del miglior sapone al mondo: il Savon de Marseille

Il sapone provenzale lavorato o a tripla lavorazione è noto per essere fra i migliori al mondo. Per produrlo, il sapone, una volta lavorato a freddo, viene frantumato, lasciato essiccare, ed infine pressato per tre volte con dei rulli, in modo da rimuovere ogni traccia di soda caustica. Questo processo rende la saponetta così ottenuta molto più dura di quelle normali, e molto meno dannosa per la pelle. È ottimo, infatti, per quelli che hanno una pelle delicata, e l’assenza di soda caustica permette alle essenze profumate di sprigionarsi. La schiuma che ne deriva, inoltre, è molto più abbondante e cremosa. Un altro sapone di origine francese molto famoso è quello di Marsiglia. Il Savon de Marseille viene prodotto attraverso una collaudata tecnica medievale, secondo la quale l’olio d’oliva viene riscaldato per dieci giorni prima di essere versato in degli stampi ed essere tagliato. Vari negozietti in Provenza vendono sia il Sapone di Marsiglia sia quello lavorato, quindi non dimenticatevi di comprare delle saponette alla vostra fragranza preferita!

I mazzi di lavanda essiccata

Foto di un mazzo di lavanda della Provenza
I mazzi di lavanda essiccata della Provenza profumano l’ambiente e leniscono i dolori

I campi di lavanda sono oggi sinonimo di Provenza, e alcune delle più belle fotografie della regione mostrano innumerevoli colline di piante violacee ondeggianti. Secondo la medicina olistica, l’odore della lavanda possiede anche delle proprietà curative, in quanto capace di calmare i dolori articolari, di purificare e di favorire il rinnovamento. Proprio per questo, la lavanda è presente in molti aspetti della vita in Provenza, dal tè ai sacchettini profumati, ma anche nei pot-pourri e perfino nel gelato. È ampiamente utilizzata anche come deodorante e profumatore per ambienti, e molti francesi la mettono nei cassetti e negli armadi per profumare i vestiti. Si ritiene sia di buon auspicio lasciare ad essiccare un mazzo di lavanda fuori o vicino alla porta di casa, quindi non potete tornare a casa senza!

Le specialità enologiche

Esistono tanti tipi di vino quanti sono i tipi di persone, e la qualità può variare anche da un acro all’altro. L’uva da vino può rivelarsi estremamente instabile, e la qualità dipende da molti fattori, dal terreno alla quantità di pioggia in un anno. Fortunatamente, il territorio ricco e il clima costante, fanno della Provenza uno dei più grandi produttori di vino del paese, totalizzando la bellezza del 40% di tutto il vino francese. Il vino rosso è il più comune in questa regione, ma i rosé della zona di Aix-en-Provence meritano assolutamente un assaggio.

Le cicale

Esatto, gli insetti. Ma non proprio, in realtà. Diversamente dagli Stati Uniti, dove spuntano ogni 10 o addirittura 17 anni, le cicale in Francia si ripresentano ogni anno. Note per il loro corpo largo e l’insistente canto, la loro costante presenza ha ispirato la gente del luogo, che ne ha fatto una forma d’arte popolare. In tutta la Provenza, infatti, potete trovare cicale decorative in plastica o vetro dipinti. Gli abitanti locali le appendono in giro per la casa e alcune di queste hanno una cavità all’interno per introdurvi fiori o lavanda essiccata. Non sapete bene dove comprarle? Provate nei negozietti nei pressi di Saint-Rémy-de-Provence.

I prodotti in maiolica

Poche cose sono più rappresentative della Provenza come degli oggetti in ceramica dai colori vivaci sparpagliati disordinatamente su tavoli ormai segnati dallo scorrere del tempo. La maiolica è fra le ceramiche più diffuse in Provenza, ed è caratterizzata da allegri disegni dipinti su uno sfondo interamente bianco. Ed il colore bianco è proprio il tratto distintivo di questi pezzi in ceramica, caratteristica che risale al XVII secolo, periodo in cui quest’arte stava cominciando a svilupparsi e i forni dovevano raggiungere una temperatura superiore ai 1000 gradi Celsius per ottenere il risultato desiderato. Faience blanche, dalla città di Faenza che per secoli è stata tra i maggiori produttori di maiolica, è il termine francese con cui si identifica la ceramica che è stata cotta bianca ma priva di decorazioni. Il prodotto in maiolica più famoso è un’ampia terrina, ma in ogni caso molti artigiani in Provenza vendono una vasta scelta di prodotti in questo materiale.

I profumi

Foto della fabbrica di profumi di Fragonard a Grasse, Francia
La fabbrica di Fragonard, profumiere di livello mondiale

Se siete alla ricerca di un profumo, non potete che andare a Grasse. Grasse è nota a tutti per essere la capitale mondiale del profumo, con una fiorente industria nel settore nata verso la fine del XVIII secolo. I “nasi”, famosi in tutto il mondo, vengono formati a Grasse per distinguere più di 2.000 diverse fragranze, e la città produce più di due terzi dei profumi e degli aromi alimentari di Francia. Visitate la fabbrica di profumi del celebre Fragonard, oppure create la vostra fragranza personale in una delle botteghe di Galimard, a Grasse o ad Eze. Persino l’aria della città profuma da lontano di fiori, grazie alle numerose coltivazioni di gelsomino e caprifoglio, e ciò la rende una mèta ideale per i veri romantici.

Gli utensili in legno d’olivo

Dimenticate i mestoli in acciaio inox e le usurate terrine in plastica. Non solo gli utensili in legno d’olivo sono più belli ed ecologici, ma sono anche indistruttibili: un buon set di questi utensili può durarvi anche una vita. La venatura dell’olivo, inoltre, è molto stretta, e questo tiene alla larga i batteri, mentre il contrasto dato dai suoi cerchi di colore scuro lo rende uno dei legni più apprezzati al mondo. Fortunatamente, il legno d’olivo cresce in abbondanza in Provenza, quindi non dovreste avere problemi a reperire un bel set di utensili in questo materiale.

Le stoffe provenzali

Foto di stoffe e tessuti provenzali
Tessuti provenzali: un tempo era illegale per queste stoffe essere così belle

Qual è la naturale reazione a dei tessuti talmente diffusi da mandarne in rovina degli altri? Quella di vietarne la produzione, naturalmente! Nel 1686 i colorati tessuti provenzali, creati su modello di quelli indiani, vennero banditi dalla produzione e dal commercio. I mercanti più furbi cercarono di eludere la legge spostandosi nel Contado Venassino vicino ad Avignone, che, in quanto territorio del papato all’epoca, non era soggetto alla stessa limitazione. (Avignone vi incuriosisce? Scoprite qualcosa in più su questa storica città!) Nacque così un prospero mercato nero, destinato a chiudere i battenti 30 anni più tardi, quando la legge si impose sulla città. Solo nel XIX secolo le antiche fabbriche riapparvero e cominciarono a produrre tessuti con stampati i rivoluzionari disegni che li avevano resi così popolari agli esordi. Se volete acquistarli, andate ad Aix-en-Provence, e capirete cos’è che ha reso i tessuti provenzali così popolari da diventare persino illegali.

Quali sono i vostri souvenir preferiti dalla Provenza? Ne avete in mente degli altri? Fatecelo sapere con un commento!